De immortalitate anime

Title

De immortalitate anime

Description

Paper; ff. [III], 65, [III]. mm. 141_104. Modern binding. There is no index of chapters; titles of chapters within the text and names of the interlocutors of the dialogue in red.

Contributor

Type

Prose

Identifier

Is Referenced By

Iter IV, 90b; Kaeppeli 1970: II, 310, n°2062.

Manuscript ID

13

Foliation

ff. 1r-65v

Seen

Yes

Branch of philosophy

Internal description

<1r> <prologue> Qui comença el prologo sopra el tracto [sic] de l'anima composto da frate Iacopo Campora di Genoa del ordine de i frati predicatori essendo a Oxanford richiesta di Iohanni di Marcanovo mercatante in Londra. <inc> Al venerabile et discreto suo maçore Iohani di Marcanuovo. citadino de la felice cità de Veniexia. fratre Iacobo Campora di Genua del ordene de frati predicatori in sacra theologia licenciato in la università de Oxonford cum recomandacione. Pensando in me molte volte la grande humanità la quale longo tempo passato m'hai mostrata effectualmente, pensai ancora io si possibile era a <1v> me in qual che modo fare cosa la quale fosse non come satisfactoria de tanti beneficii recevuti. Ma solamente demostratoria de qualche grado di gratitudine. <2r> <expl> Per la qual cossa priego la tua benignità che prenda in grado questo mio sodore et sia a te accepto. Et si in quello vedessi cossa la qual non fosse cossi ordinatamente dicta come se rechiede priego che abbi iscusata la mia ignorançia <2v> et la tua discrecione supplisca el mio defecto. Finisce il prologo. Et incomenza el tractato. Capitolo primo che modo è da tenere in la prexente opera. <inc> Molte volte ho udito che grandi filosofi cum grandissimo studio et suctilissima inquisicione ano investigato mirabile conclusione circa l'anima humana: de la quale la più excellente che io habia aldito è de la sua immortalità. Et benché per inviolabile fede noi crediamo l'anima esser immortale, niente de meno vorei che me dicisti le raxone filosofice questo persuadente. <65v> <expl> Et se qualche manchamento vi serà, come de coloro che moreno avanti che siano venuti a la debita quantità sua, overo de coloro che sono monstruosi quello difecto sopplirà la divina possanza. Et questo parmi che basti a satisfacione de la diffigultà mossa, et a compimento de questo picolo. Per la cui fine in sempiternum ne sia laudato l'altissimo dio. Amen. <mistaken date by a different hand> Anno 1315.

Record last updated

08/03/2013

Record last updated by

Eugenio Refini

Collection

Citation

Eugenio Refini, ‘De immortalitate anime’, in Vernacular Aristotelianism in Renaissance Italy Database (VARIDB)
  <https://vari.warwick.ac.uk/items/show/4249> [accessed 27 July 2024]