La Metaura
Title
La Metaura
Description
Paper; mm. 283_213; ff. [iv], 65, [iii]. Two columns, lines 42/43. Gothic notary script. Illuminated initial of book I represents the Philosopher staring at the stars. Later binding in parchment (Corsini collection).
Creator
Date
15th c.
Contributor
Relation
Type
Prose
Identifier
Date Submitted
23/05/2012
Is Referenced By
Marchesi 1907; Librandi 1995: 127-128.
Shelfmark
Manuscript ID
50
Foliation
ff. 1ra-64vb
Seen
Yes
Internal description
<IVr> <title-page in a 18th c. hand> Cod. 1073 / Delle / Meteore / Trattato di Aristotile / Tradotto dal Greco, coll Commento chiosato / da / S. Tommaso di Aquino / mss. di carte 65.
<1ra> Qui comincia la mettaura d-aristotile chiosata per santo tomasso d-aquino. <inc> Questo libro si chiama la mettaura d-aristotile. E questo nome mettaura è nome greco et composto a meta ch-è a dicere trans et thorum ch-è tanto a dire come contemplatione, de le cose che trapassano queste cose di sotto. Et dicono de le cose che sono ingenerate di sopra. De le quali si tratta principalmente in questo libro. <text> Testo d-aristotile. <inc> Poi ch-abbiamo detto de le cose naturali in generale \in la fisica/ et de le stelle le quali ordinano lo mondo \nello libro de celo et mundo/ et de la dispositione del corpo ultimo et elemento gentile et de la qualità degli elementi et la mutatione loro \libro de generattione et coructione/. Parà che abbiamo ogimai a dicere de le cose che adivengono in alto presso a luogo de le stelle comate, de la galaxia, de la sub, de la luna, de la veçeyçeli [sic], et de le cose che s-ingenerano nell-aria per sua mutatione. E dei vapori de l-acqua et de la terra et de gli tremuoti et de li venti e de l-altre simiglianti cose. Poi ne gli altri libri diceremo de le maniere et de le nature de gli animali e de le pianete. E quando avremo fatto ciò averemo compiuto lo intendimento nostro ch-abbiamo di compiere la scientia naturale. <comm> Chiosa di sancto tomasso d-aquino. <inc> Poi ch-aristotile a detto de le cose naturali in generale in uno libro ch-è il primo de la filosophya naturale cioè nella fisicha: nel quale libro elli tratta del movimento in generale. Et poscia ch-a detto de le <1rb> stelle le quali per lo suo movimento ordinano lo mondo. in perciò che muovono gli elementi a generatione et corruptione in uno libro che seguita a la fisica et chiamasi del cielo e del mondo. <18vb> Testo d-aristotile perché apariscono nell-aere diversi colori. <inc> Alcuna volta quando la notte è chiara apariscono nell-aere colori rossi et altri diversi colori secondo la diversità de l-aere in perciò che le parti de l-araere diventano spesse et ragunanse per lo freddo de la notte. [...] <expl> Adunque abbiamo trattato de la galaxia
<1ra> Qui comincia la mettaura d-aristotile chiosata per santo tomasso d-aquino. <inc> Questo libro si chiama la mettaura d-aristotile. E questo nome mettaura è nome greco et composto a meta ch-è a dicere trans et thorum ch-è tanto a dire come contemplatione, de le cose che trapassano queste cose di sotto. Et dicono de le cose che sono ingenerate di sopra. De le quali si tratta principalmente in questo libro. <text> Testo d-aristotile. <inc> Poi ch-abbiamo detto de le cose naturali in generale \in la fisica/ et de le stelle le quali ordinano lo mondo \nello libro de celo et mundo/ et de la dispositione del corpo ultimo et elemento gentile et de la qualità degli elementi et la mutatione loro \libro de generattione et coructione/. Parà che abbiamo ogimai a dicere de le cose che adivengono in alto presso a luogo de le stelle comate, de la galaxia, de la sub, de la luna, de la veçeyçeli [sic], et de le cose che s-ingenerano nell-aria per sua mutatione. E dei vapori de l-acqua et de la terra et de gli tremuoti et de li venti e de l-altre simiglianti cose. Poi ne gli altri libri diceremo de le maniere et de le nature de gli animali e de le pianete. E quando avremo fatto ciò averemo compiuto lo intendimento nostro ch-abbiamo di compiere la scientia naturale. <comm> Chiosa di sancto tomasso d-aquino. <inc> Poi ch-aristotile a detto de le cose naturali in generale in uno libro ch-è il primo de la filosophya naturale cioè nella fisicha: nel quale libro elli tratta del movimento in generale. Et poscia ch-a detto de le <1rb> stelle le quali per lo suo movimento ordinano lo mondo. in perciò che muovono gli elementi a generatione et corruptione in uno libro che seguita a la fisica et chiamasi del cielo e del mondo. <18vb> Testo d-aristotile perché apariscono nell-aere diversi colori. <inc> Alcuna volta quando la notte è chiara apariscono nell-aere colori rossi et altri diversi colori secondo la diversità de l-aere in perciò che le parti de l-araere diventano spesse et ragunanse per lo freddo de la notte. [...] <expl> Adunque abbiamo trattato de la galaxia
et de le stelle c-anno coma et dei fuochi che apariscono nell-aere et dello asub. <19ra> <comm> Chiosa di san tomasso sopra il testo d-aristotile nella quale ditermina la casgione dei detti colori. <inc> Poi che abbiamo detto de gli infiammamenti che adivengono nell-aere, abbiamo a dicere dei colori i quali apariscono di notte nell-aere. Casgione di questi colori sono due. L-una siè l-aere ch-è ingrossato et diventato humido per lo freddo de la notte. L-altra siè il sole il quale questo vapore lieva e il freddo de la notte ingrossa. [...] <19va> <expl> Adunque abbia
mo diterminato de la galaxia et de le stelle c-anno coma et dei fuochi che apariscono nell-aere et de la sub. Et qui si termina la sententia del primo libro.
<19va> Qui apresso comincia il secondo libro dela mettaura d-aristotile il quale ditermina de le cose che sono ingenerate in alto sotto il luogo del quale abbiamo detto il quale è il luogo secondo. Et nell-uno paragrapho si pone il testo d-aristotile et nell-altro si pone la chiosa sopra-l decto testo per messer sancto tomasso dottore novello di frati predicatori. il quale apre il testo d-aristotile sì come il savio leggitore potrae apertamente vedere. et così a fatto questo di rietro elli medesimo. <19vb> Incomincia il secondo libro de la mettaura d-aristotile col comento di sancto tomasso d-aquino de frati predicatori. <text> Testo d-aristotile. <inc> Parlato abbiamo nel primo libro de le cose che s-ingenerano ne luogo alto de l-aere, di vapore caldo et seccho sì come de la galaxia et de le stelle c-anno coma. et dei fuochi i quali apariscono nell-aere et delo assub. Diciamo aguale in questo secondo libro dele cose che sono ingenerate in alto sotto i-lluogo del quale abbiamo detto et è il luogo secondo. [...] <comm> Chiosa sopra-l decto testo <inc> Abbiamo detto nel primo libro de le cose che s-ingenerano nel <20ra> di vapore humido o sieno ge luogo alto de l-aere di vapore cado et seccho [sic]. Aguale in questo secondo libro abbiamo a dicere de le cose che s-ingenerano di vapore humido i sieno generate in alto o sieno generate a basso. <52va> <text> Testo d-aristotile de diversi sapori de l-acque dei fiumi et de le fonti et dei loro colori. <inc> Dico che i fiumi et molte altre acque si truovano di diverse qualità quanto al-loro sapore e quanto a loro colore, in perciò che quando la terra è arsa dal caldo et da diverse qualità secondo la diversità de la sua arsura [...] <52vb> <expl> Adunque abbiamo detto in questo libro del mare et de l-altre acque et de la loro natura. <comm> Chiosa di san tomaso sopra-l detto testo d-aristotile la quale ditermina de diversi sapori de l-acque de le fonti et dei fiumi et dei loro colori. <inc> Hora nella fine del secondo libro diterminiano di diversi sapore de l-acque. Dico che l-acque dei fiumi et de le fonti sono di diversi sapori et di diversi colori secondo i luoghi onde passano. Et alcuna volta la terra onde passano sente di cenere. <54rb> <expl> Et queste cose che sono dette de l-acque bastino in perciò che altre cose che se ne potrebbero dicere si possono intendere per queste che dette sono. et anche perché si pertengono più alla scientia di medicina. et qui si termina la sententia del secondo libro. Explicit liber secundus deo gratias.
<54va> Qui comincia il terço libro de la metthaura d-aristotile lo quale ditermina dei venti et de la loro materia. Testo. <text> <inc> Poi che noi abbiamo detto de la natura del mare et de la sua salseçça diciamo hora dei venti. Dico che-l vento australe è caldo e trae forte et escie dei luoghi caldi et secchi. Et strugge la materia de la rusgiada. <comm> Chiosa di san tomasso ove ditermina dele cose che s-ingenerano di vapore seccho che si lieva di terra. <inc> Poi che noi nel-libro andato dinançi a questo abbiamo diterminato di tutte le impressioni humide o sieno ingenerate in alto o sieno ingenerate di sotto. Et abbiamo detto del mare et de la sua <54vb> salseçça. In questo libro ditermineremo de le cose che s-ingenerano di vapore seccho, il quale si leva di terra, il quale è fatto in tre modi, imperciò che o egli è sempice o è involto in vapore humido. <62vb> Testo d-aristotile dele due regioni dela terra habitabile et non habitabile. <inc> Diciamo che la terra a due regioni l-una è habitabile et l-altra non habitabile. Et quella ch-è inhabitabile per due casgioni: o per grandissimo caldo per la proximità la quale a col sole come la parte di meriçço. O per grandissimo freddo perché è di lungi dal sole come la parte di septantrione. [...] <expl> Et tra meriçço et favonio sono due venti, l-uno seguita favonio et l-altro meriçço. Et tra meriçço et subsolano sono due venti, l-uno seguita meriçço et l-altro subsolano. <comm> Chiosa di san tomasso dottore d-aquino sopra-l detto testo d-aristotile. <inc> Poi c-abbiamo diterminato de venti in generale convienci diterminare di ciascun vento in sin <63ra> singulare. et perché i venti singulari e spetiali anno diferentia per li luoghi onde vengono. Convienci in prima diterminare dei luoghi. Et i luoghi non si possono sapere selli non si sale [sic] la divisione de la terra. [...] <64vb> <expl> Favonio è detto et dinominato perché favoreggia le cose che nascono in terra. Septantrione siè dinominato et detto dale septe stelle che sono. Explicit liber terçius deo gratias.
<19va> Qui apresso comincia il secondo libro dela mettaura d-aristotile il quale ditermina de le cose che sono ingenerate in alto sotto il luogo del quale abbiamo detto il quale è il luogo secondo. Et nell-uno paragrapho si pone il testo d-aristotile et nell-altro si pone la chiosa sopra-l decto testo per messer sancto tomasso dottore novello di frati predicatori. il quale apre il testo d-aristotile sì come il savio leggitore potrae apertamente vedere. et così a fatto questo di rietro elli medesimo. <19vb> Incomincia il secondo libro de la mettaura d-aristotile col comento di sancto tomasso d-aquino de frati predicatori. <text> Testo d-aristotile. <inc> Parlato abbiamo nel primo libro de le cose che s-ingenerano ne luogo alto de l-aere, di vapore caldo et seccho sì come de la galaxia et de le stelle c-anno coma. et dei fuochi i quali apariscono nell-aere et delo assub. Diciamo aguale in questo secondo libro dele cose che sono ingenerate in alto sotto i-lluogo del quale abbiamo detto et è il luogo secondo. [...] <comm> Chiosa sopra-l decto testo <inc> Abbiamo detto nel primo libro de le cose che s-ingenerano nel <20ra> di vapore humido o sieno ge luogo alto de l-aere di vapore cado et seccho [sic]. Aguale in questo secondo libro abbiamo a dicere de le cose che s-ingenerano di vapore humido i sieno generate in alto o sieno generate a basso. <52va> <text> Testo d-aristotile de diversi sapori de l-acque dei fiumi et de le fonti et dei loro colori. <inc> Dico che i fiumi et molte altre acque si truovano di diverse qualità quanto al-loro sapore e quanto a loro colore, in perciò che quando la terra è arsa dal caldo et da diverse qualità secondo la diversità de la sua arsura [...] <52vb> <expl> Adunque abbiamo detto in questo libro del mare et de l-altre acque et de la loro natura. <comm> Chiosa di san tomaso sopra-l detto testo d-aristotile la quale ditermina de diversi sapori de l-acque de le fonti et dei fiumi et dei loro colori. <inc> Hora nella fine del secondo libro diterminiano di diversi sapore de l-acque. Dico che l-acque dei fiumi et de le fonti sono di diversi sapori et di diversi colori secondo i luoghi onde passano. Et alcuna volta la terra onde passano sente di cenere. <54rb> <expl> Et queste cose che sono dette de l-acque bastino in perciò che altre cose che se ne potrebbero dicere si possono intendere per queste che dette sono. et anche perché si pertengono più alla scientia di medicina. et qui si termina la sententia del secondo libro. Explicit liber secundus deo gratias.
<54va> Qui comincia il terço libro de la metthaura d-aristotile lo quale ditermina dei venti et de la loro materia. Testo. <text> <inc> Poi che noi abbiamo detto de la natura del mare et de la sua salseçça diciamo hora dei venti. Dico che-l vento australe è caldo e trae forte et escie dei luoghi caldi et secchi. Et strugge la materia de la rusgiada. <comm> Chiosa di san tomasso ove ditermina dele cose che s-ingenerano di vapore seccho che si lieva di terra. <inc> Poi che noi nel-libro andato dinançi a questo abbiamo diterminato di tutte le impressioni humide o sieno ingenerate in alto o sieno ingenerate di sotto. Et abbiamo detto del mare et de la sua <54vb> salseçça. In questo libro ditermineremo de le cose che s-ingenerano di vapore seccho, il quale si leva di terra, il quale è fatto in tre modi, imperciò che o egli è sempice o è involto in vapore humido. <62vb> Testo d-aristotile dele due regioni dela terra habitabile et non habitabile. <inc> Diciamo che la terra a due regioni l-una è habitabile et l-altra non habitabile. Et quella ch-è inhabitabile per due casgioni: o per grandissimo caldo per la proximità la quale a col sole come la parte di meriçço. O per grandissimo freddo perché è di lungi dal sole come la parte di septantrione. [...] <expl> Et tra meriçço et favonio sono due venti, l-uno seguita favonio et l-altro meriçço. Et tra meriçço et subsolano sono due venti, l-uno seguita meriçço et l-altro subsolano. <comm> Chiosa di san tomasso dottore d-aquino sopra-l detto testo d-aristotile. <inc> Poi c-abbiamo diterminato de venti in generale convienci diterminare di ciascun vento in sin <63ra> singulare. et perché i venti singulari e spetiali anno diferentia per li luoghi onde vengono. Convienci in prima diterminare dei luoghi. Et i luoghi non si possono sapere selli non si sale [sic] la divisione de la terra. [...] <64vb> <expl> Favonio è detto et dinominato perché favoreggia le cose che nascono in terra. Septantrione siè dinominato et detto dale septe stelle che sono. Explicit liber terçius deo gratias.
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08/03/2013
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Eugenio Refini, ‘La Metaura’, in Vernacular Aristotelianism in Renaissance Italy Database (VARIDB)
<https://vari.warwick.ac.uk/items/show/4286> [accessed 5 November 2024]
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