Etica d'Aristotile tradotta

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Work ref: 142
Manuscript ID: 98
Type: Prose

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Translation

Related to Aristotle's

Nicomachean Ethics

Branch of Philosophy

Moral Philosophy
—Ethics

Foliation

ff. 1r-210r

Seen

Yes



Physical Description

Parchment; mm. 230_155; ff. II, 210; red rubrics and decorated initials; title of the work at f. IIv within a tond; at f. 1r beautiful frieze on three sides of the page; binding in parchment.

Internal Description

<IIv> <decorated tondo> IN QVESTO / VOLVME SI CONTIENE / LETICA DARISTOTILE TR- / ADOCTA DA MESER LIONAR / DO DAREZZO DI GRECO IN LA- / TINO ET TRADOCTA IN / FIRENZE DI LATINO / IN VOLGARE.

<1r-7r> <preamble> INCOMINCIA IL PROEMIO DI MESSERE LIONARDO NE L'ETICA D'ARISTOTILE. <inc> Io ho nuovamente ordinato e libri dell'eticha d'Aristotile tradurgli in latino non perché inprima non fussino traducti. Ma perché erano in tal modo traducti che più tosto parevano facti barbari che latini. Imperò che gliè manifesto l'auctore di quella prima traductione qualuche finalmente egli sia stato il quale nientedimeno è chiaro essere suto dell'ordine de predicatori, non havere saputo né le lectere greche, né le latine perché in molti luoghi et le greche intendesi male et le latine sì puerilmente et indoctamente exprime che molto sia da vergognarsi di sì inepta et crassa roççeça. <expl> presi la fatica della nuova traductione nella quale lasciando andare l'altre cose penso pure avere conseguitato quello cioè che io hora primieramente habbi facto questi libri latini conciosiacosa che innançi non fussino.

<7r-8r> <prologue to the Pope> PROEMIO A PAPA MARTINO. <inc> Egli è manifesto beatissimo padre non essere cosa nuova ma già insino dagli antichi frequentissimamente usitata che gli huomini che molto s'affatichano negli studii delle lettere scrivino e adiriççino l'opere delle loro fatiche a principi. La quale cosa mi pare che abbino facto non per proporre loro alcuna erudictione ma perché l'amore ella benivolentia d'essi diventi a loro più nota. Et che della auctorità di coloro a quali si scrivono e libri qualche auctorità s'accrescha a essi libri. <expl> Que libri adunque beatissimo padre io ad te mando non perché io stimi che tu possi attendere a leggergli. Imperoche io conoscho l'onde et rebolliçioni delle papali occupaçioni, ma perché ogni mia opera si riferischa in tuo nome. Et perché in verità io sospecto che saranno alcuni i quali forse non intendendo le lectere greche, et per questo non potendo discernere e difecti del primo traductore contradiranno a questa mia fatica. Però innançi per dischussione d'essi ho iscripto certe cose.

<8r-28v> INCOMINCIA IL PR° LIBRO DE L'ETICA <inc> Ogni arte et ogni doctrina et simigliantemente ogni acto et electione pare che appitischa uno certo bene. Onde bene dimostrorono e philosophi el sommo bene essere quello che tucte le cose appitischono. Ma epare che sia tra fini una certa differentia. Inperoche alcuni sono operationi, alcuni fuori di quelle certe opere. Ma in quelle cose delle quali e fini sono altri che actioni l'opere sono migliori che l'operationi. <expl> Imperoche noi diciamo alcune delle virtù essere intellective et alcune morali, la sapientia in verità ella solertia et la prudentia chiamiamo virtudi intellective. La liberalità ella modestia morali. Imperoche quando noi parliamo delle virtù morali non diciamo mai per

Bibliography

D'Ancona 1914: II, 1043; Morpurgo, Manoscritti Riccardiana: 589-590.

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Original Record Author
Eugenio Refini
Record Last Updated On
08/03/2013
Record Last Updated By
Eugenio Refini

Citation
Eugenio Refini, ‘Etica d'Aristotile tradotta’, in Vernacular Aristotelianism in Renaissance Italy Database (VARIDB)
  <https://vari.warwick.ac.uk/items/show/4334> [accessed 25 April 2024]