Trattato della politica o ragione di stato
Title
Trattato della politica o ragione di stato
Description
Paper; ff. II, 328, 33 blank; mm. 130_200.
Creator
Contributor
Type
Prose
Identifier
Is Referenced By
IMBI 21: 77.
Shelfmark
Manuscript ID
185
Foliation
p. 1-326
Seen
Yes
Genre
Internal description
<1-3> Trattato della Politica o ragione di Stato. / Proemio <inc> La Politica si dia dal nome greco Poly, ch'è città: di maniera che la Politica non è altra cosa che scienza della città, o cittadi, cioè è una scienza la quale tratta del governo della città, delle differenze e parti del governo, de [sue] proprietà e delle parti e differenze del populo, a chi tocca o ripugna il reggimento, et [ . ]catione. <expl> Altri si occupano totalmente in fare uno principe ideale con tanta perfettione di tutte le virtù ch'è impossibile ritrovarsi tal huomo tre gli altri; cosa ridicola et inutile al governo prattico il quale si deve dare secondo che l'huomini realmente sono buoni e mali, savii o ignoranti, dotati d'intendimento e soggetti all'appetiti, secondo che Aristotele e Platone del governo politico trattarono.
<3-289> Che la città è la più principale compagnia instituita per li huomini. Capo. p.° <inc> Tutte l'attioni e l'opere degli huomini mechaniche o non mechaniche, si ordinano ad alcuno fine sotto di raggione di buono e conveniente. La città dunque è una compagnia et unione instituita d'huomini e come effetto di tale institutione necessariamente ha per fine alcuno intento che è conveniente e buono. Le città e compagnie sono varie come sono le particolari famiglie o case, gli monasteri, gli rioni, borghi, contadi, ville et altri simiglianti. <expl> Il principe eminentemente è il suo populo e stato; perché è il suo capo, con che vive e da chi tiene l'essere e forza; per contro l'ambasciatore tiene molte obligationi di [sostentare] l'autorità del suo principe e di ingrandirlo e d'essere acerrimo protettore della sua natione, il che non facendo, l'autorità di essa cade, e del principe [ … ] et altre cose.
<291-326> Detti e concetti politici. <inc> La maledicenza è un fumo odioso agl'occhi, un letame che puzza a' nasi de grandi huomini. <expl> Dove si tratta dell'interesse del re e della giustitia, non ha né parenti, né amici, perché il re è il suo maggior parente, il suo maggior amico.
<3-289> Che la città è la più principale compagnia instituita per li huomini. Capo. p.° <inc> Tutte l'attioni e l'opere degli huomini mechaniche o non mechaniche, si ordinano ad alcuno fine sotto di raggione di buono e conveniente. La città dunque è una compagnia et unione instituita d'huomini e come effetto di tale institutione necessariamente ha per fine alcuno intento che è conveniente e buono. Le città e compagnie sono varie come sono le particolari famiglie o case, gli monasteri, gli rioni, borghi, contadi, ville et altri simiglianti. <expl> Il principe eminentemente è il suo populo e stato; perché è il suo capo, con che vive e da chi tiene l'essere e forza; per contro l'ambasciatore tiene molte obligationi di [sostentare] l'autorità del suo principe e di ingrandirlo e d'essere acerrimo protettore della sua natione, il che non facendo, l'autorità di essa cade, e del principe [ … ] et altre cose.
<291-326> Detti e concetti politici. <inc> La maledicenza è un fumo odioso agl'occhi, un letame che puzza a' nasi de grandi huomini. <expl> Dove si tratta dell'interesse del re e della giustitia, non ha né parenti, né amici, perché il re è il suo maggior parente, il suo maggior amico.
Record last updated
08/03/2013
Record last updated by
Eugenio Refini
Collection
Citation
Eugenio Refini, ‘Trattato della politica o ragione di stato’, in Vernacular Aristotelianism in Renaissance Italy Database (VARIDB)
<https://vari.warwick.ac.uk/items/show/4421> [accessed 4 December 2024]
<https://vari.warwick.ac.uk/items/show/4421> [accessed 4 December 2024]