Compendio della filosofia naturale
Title
Compendio della filosofia naturale
Description
Paper; misc.; ff. III, 389; mm. 282_212. Relevant unit (n°12): ff. 42. Autograph.
Creator
Date
1591
Contributor
Type
Prose
Identifier
Is Referenced By
IMBI 53: 179-180.
Audience
Shelfmark
Manuscript ID
196
Foliation
ff. 223r-265r
Seen
Yes
Genre
Branch of philosophy
Internal description
<1r [223r]> Compendio della Filosofia / Naturale. 1591
<2r-4r> All'Illustre Signor Giasone Vizani / suo fratello sempre osservandissimo / Pompeo Vizani. <inc> In questo passato inverno mi trovai soprapreso da mille travagliosi pensieri, che grandemente mi contristavano; come pur troppo lo sapete voi ancora, fratello amatissimo, poiché le tribulationi furono comuni ad amendue noi; perché di poco tempo inanzi si erano partite di questa valle di miserie, prima nel mese di decembre la nostra pietosa madre, et poi nel seguente settembre la vostra santissima cosorte, et mia sempre osservandissima cognata, le quali, se bene per l'inocenza della vita loro, et per l'essemplarissima morte che fecero, habbiamo a cre= <2v> dere che felici et beate hora si godano l'eterna vita; havevanon con tutto ciò lasciato noi con tutta la sconsolata famiglia pieni di mestitia, et oppressi da molto travaglio. Per la qual cosa, mentre ch'io pur tuttavia pensava come potessi trovar mezzo, co 'l quale havessi da liberarmi, se non in tutto almeno in qualche parte dal grave affanno che mi tormentava; mi sovenne del dolce passatempo il quale già dell'altre volte ne' tempi adietro, levandomi mille fastidiosi pensieri della testa, mi solevano porgere i piacevoli studi di filosofia: per la qual cosa, credendomi con questi medesimi studi di dover trovare, come ben lo trovai, al mio male qualche allegerimento, mi diedi, quando le notti per la loro lunghezza mi si facevano più noiose, a rivedere <3r> le curiose materie delle cose di natura; et mentre che io ingannando me stesso con assai dilettevole trattenimento leggeva, meditava et imparava molte cose, scrissi una breve instruttione della quale mi havessi a servire come per un memoriale, et per un sommario di tutta la filosofia naturale; et questa non già perché io pensassi di havere a comportare che altri la leggesse; ma sì bene perché havesse a giovare a me solamente soccorrendo con essa alla mia debole memoria, qualunque volta io havessi voluto con poco studio ricordarmi di quanto con assai lunghe vigilie havessi già letto et imparato altre volte di questa scienza. Et sarei anco stato fermo in questo mio proponimento di non havere a comunicare con altri quello, che io havessi solamente per mio comodo fatto, quando non havessi considerato che le molte facende, <3v> le quali del continovo mi tengono occupato, et la cura delle bisogne nostre famigliari, et domestiche, che tutta è nelle nostre mani, non vi danno tempo di legger sempre et di attendere agli studi, come v'invita l'ardente desiderio, il quale havete di saper tutte le cose, et principalmente queste che appartengono alla scienza naturale: per la qual cosa io mi sono persuaso, che questa mia fattura vi possa esser cara, sì per la sia brevità, come per la bella scienza, et per la varietà delle cose, ch'ella contiene; onde ho pensato di far cosa conforme al fraterno affetto, ch'io vi porto, facendovene partecipe, et quale essa si sia, donandola et indirizzandola a voi, acciocché, sì come io in questo inverno ho passato soavemente et con diletto gran parte delle lunghe notti intorno a questi studi, così voi in questa <4r> state, nella quale hoggimai siamo entrati, quando per diporto vi trovarete in villa con i vostri dolcissimi figliuoli, possiate leggendo et meditando con piacevole trattenimento passare alcuna delle hore più calde et più noiose; e fra questo mezzo state sano et felice, et amatemi come so che fate. Di Bologna, a Vi di Giugno del M.D.XCI.
<5r-7r> Compendio della filosofia naturale di P.V. <prologue> La filosofia, la quale, secondo Platone, è una notitia di tutte le cose humane et divine, et secondo Aristotile è detta Scienza delle Scienze et Arte delle Arti, ha tre parti principali; l’una è chiamata Naturale o Fisica; l’altra Sopranaturale, o Metafisica; et queste due consistono nella contemplatione e fanno l’huomo dotto; la terza, che consiste nell’operare, et che fa l’huomo buono, si domanda Pratica o Morale, overo Attiva. Alcuni vi aggiungono la quarta parte, et l'adimandano fattiva, nella quale includono tutte l'arti mecaniche o sedentarie dalle quali dipendono <5v> tutte l'opere et cose artificiose che dalli huomini si fabricano ogni giorno. L'attiva o morale insegna a ciascuno di governar se stesso rettamente et fare a tutti il suo dovere; e mostra a prencipi o a i magistrati come possano fare il regno o la città felice; et al padre di famiglia come habbia da governare la sua casa. La sopranaturale conduce l'intelletto humano a contemplare sopra i cieli, et va investigando delle loro anime, o intelligenze, o motori che vogliamo dire, mostrando che cosa sono, quanti et quali sono, et la loro primaria operatione, infino che giunge anco al sommo dio, e quanto l'intelletto humano può capire, va investigando che cosa egli sia et quel che faccia, e mostra con vive ragioni come egli è una semplicissima sostanza d'infinita sapienza, potenza, <6r> bontà e bellezza, eterno solo et increato, primo motore di tutti i cieli e governatore dell'universo. La filosofia naturale della quale con l'aiuto di nostro signor Dio largo dispensatore e donatore di ogni bene, intendo discrivere in questo mio discorso, tratta del cielo, delle stelle, e delli elementi, e di tutte le cose che nel mondo sono generabili e corrottibili, e va investigando i principii, le cause, le virtù, et le proprietà di tutte le cose naturali, che si generano nell'aria, come sono la pioggia, i venti, la neve, i folgori, i terremoti, la grandine, le comete, et simil cose; e tratta parimente della natura delli animali terrestri, volatili, et acquatici, e delle loro proprietà: e dell'herbe, e delle piante: delle miniere de i metalli, e delle pietre entrando infino alle viscere <6v> della terra, et nel profondo del mare; e va discorrendo per tutte le cose, che sono, a qual si voglia maniera di mutatione soggette. Mostra ancora che cosa sia anima, e di quante sorti di anima si trovino, e le operationi di ciascuna di loro. Et io di tutte queste cose, lasciando da parte le particolari virtù, e molte proprietà di ciascuna, et anco le questioni, che in tali materie si sogliono disputare; scriverò con la maggior brevità e chiarezza che dal grande Iddio mi sia concessa, cominciando dall'istessa Natura, la quale è un principio primo di movimento, o di riposo nelle cose corporee, et naturali, per il qual principio per virtù propria, cioè per natura, e non per accidente, muova o sia <7r> mossa quella cosa in cui si trova; come per essempio la grandezza è natura della terra, perché ella prima e per virtù propria, e non per accidente, è quel principio per cui si muove la terra verso il suo luoco, et vi si posa poi ch'ella vi è arrivata. Cose naturali si domandano tutti i corpi che sono composti di nature, cioè di materia et di forma, come i cieli, gli elementi, e tutti gli altri corpi animati o senz'anima, che nel mondo si trovano.
<7r> Delli principii universali delle cose naturali. <inc> Di tutte queste cose naturali doppo Dio padre onnipotente, solo, vero, et unico principio di tutte le cose, creatore, rettore e conservatore di essa Natura, e dell'universo; sono secondo le opinioni de' filosofi, vari gli principii e le nature; ma noi seguitando i più approvati, diremo che
<2r-4r> All'Illustre Signor Giasone Vizani / suo fratello sempre osservandissimo / Pompeo Vizani. <inc> In questo passato inverno mi trovai soprapreso da mille travagliosi pensieri, che grandemente mi contristavano; come pur troppo lo sapete voi ancora, fratello amatissimo, poiché le tribulationi furono comuni ad amendue noi; perché di poco tempo inanzi si erano partite di questa valle di miserie, prima nel mese di decembre la nostra pietosa madre, et poi nel seguente settembre la vostra santissima cosorte, et mia sempre osservandissima cognata, le quali, se bene per l'inocenza della vita loro, et per l'essemplarissima morte che fecero, habbiamo a cre= <2v> dere che felici et beate hora si godano l'eterna vita; havevanon con tutto ciò lasciato noi con tutta la sconsolata famiglia pieni di mestitia, et oppressi da molto travaglio. Per la qual cosa, mentre ch'io pur tuttavia pensava come potessi trovar mezzo, co 'l quale havessi da liberarmi, se non in tutto almeno in qualche parte dal grave affanno che mi tormentava; mi sovenne del dolce passatempo il quale già dell'altre volte ne' tempi adietro, levandomi mille fastidiosi pensieri della testa, mi solevano porgere i piacevoli studi di filosofia: per la qual cosa, credendomi con questi medesimi studi di dover trovare, come ben lo trovai, al mio male qualche allegerimento, mi diedi, quando le notti per la loro lunghezza mi si facevano più noiose, a rivedere <3r> le curiose materie delle cose di natura; et mentre che io ingannando me stesso con assai dilettevole trattenimento leggeva, meditava et imparava molte cose, scrissi una breve instruttione della quale mi havessi a servire come per un memoriale, et per un sommario di tutta la filosofia naturale; et questa non già perché io pensassi di havere a comportare che altri la leggesse; ma sì bene perché havesse a giovare a me solamente soccorrendo con essa alla mia debole memoria, qualunque volta io havessi voluto con poco studio ricordarmi di quanto con assai lunghe vigilie havessi già letto et imparato altre volte di questa scienza. Et sarei anco stato fermo in questo mio proponimento di non havere a comunicare con altri quello, che io havessi solamente per mio comodo fatto, quando non havessi considerato che le molte facende, <3v> le quali del continovo mi tengono occupato, et la cura delle bisogne nostre famigliari, et domestiche, che tutta è nelle nostre mani, non vi danno tempo di legger sempre et di attendere agli studi, come v'invita l'ardente desiderio, il quale havete di saper tutte le cose, et principalmente queste che appartengono alla scienza naturale: per la qual cosa io mi sono persuaso, che questa mia fattura vi possa esser cara, sì per la sia brevità, come per la bella scienza, et per la varietà delle cose, ch'ella contiene; onde ho pensato di far cosa conforme al fraterno affetto, ch'io vi porto, facendovene partecipe, et quale essa si sia, donandola et indirizzandola a voi, acciocché, sì come io in questo inverno ho passato soavemente et con diletto gran parte delle lunghe notti intorno a questi studi, così voi in questa <4r> state, nella quale hoggimai siamo entrati, quando per diporto vi trovarete in villa con i vostri dolcissimi figliuoli, possiate leggendo et meditando con piacevole trattenimento passare alcuna delle hore più calde et più noiose; e fra questo mezzo state sano et felice, et amatemi come so che fate. Di Bologna, a Vi di Giugno del M.D.XCI.
<5r-7r> Compendio della filosofia naturale di P.V. <prologue> La filosofia, la quale, secondo Platone, è una notitia di tutte le cose humane et divine, et secondo Aristotile è detta Scienza delle Scienze et Arte delle Arti, ha tre parti principali; l’una è chiamata Naturale o Fisica; l’altra Sopranaturale, o Metafisica; et queste due consistono nella contemplatione e fanno l’huomo dotto; la terza, che consiste nell’operare, et che fa l’huomo buono, si domanda Pratica o Morale, overo Attiva. Alcuni vi aggiungono la quarta parte, et l'adimandano fattiva, nella quale includono tutte l'arti mecaniche o sedentarie dalle quali dipendono <5v> tutte l'opere et cose artificiose che dalli huomini si fabricano ogni giorno. L'attiva o morale insegna a ciascuno di governar se stesso rettamente et fare a tutti il suo dovere; e mostra a prencipi o a i magistrati come possano fare il regno o la città felice; et al padre di famiglia come habbia da governare la sua casa. La sopranaturale conduce l'intelletto humano a contemplare sopra i cieli, et va investigando delle loro anime, o intelligenze, o motori che vogliamo dire, mostrando che cosa sono, quanti et quali sono, et la loro primaria operatione, infino che giunge anco al sommo dio, e quanto l'intelletto humano può capire, va investigando che cosa egli sia et quel che faccia, e mostra con vive ragioni come egli è una semplicissima sostanza d'infinita sapienza, potenza, <6r> bontà e bellezza, eterno solo et increato, primo motore di tutti i cieli e governatore dell'universo. La filosofia naturale della quale con l'aiuto di nostro signor Dio largo dispensatore e donatore di ogni bene, intendo discrivere in questo mio discorso, tratta del cielo, delle stelle, e delli elementi, e di tutte le cose che nel mondo sono generabili e corrottibili, e va investigando i principii, le cause, le virtù, et le proprietà di tutte le cose naturali, che si generano nell'aria, come sono la pioggia, i venti, la neve, i folgori, i terremoti, la grandine, le comete, et simil cose; e tratta parimente della natura delli animali terrestri, volatili, et acquatici, e delle loro proprietà: e dell'herbe, e delle piante: delle miniere de i metalli, e delle pietre entrando infino alle viscere <6v> della terra, et nel profondo del mare; e va discorrendo per tutte le cose, che sono, a qual si voglia maniera di mutatione soggette. Mostra ancora che cosa sia anima, e di quante sorti di anima si trovino, e le operationi di ciascuna di loro. Et io di tutte queste cose, lasciando da parte le particolari virtù, e molte proprietà di ciascuna, et anco le questioni, che in tali materie si sogliono disputare; scriverò con la maggior brevità e chiarezza che dal grande Iddio mi sia concessa, cominciando dall'istessa Natura, la quale è un principio primo di movimento, o di riposo nelle cose corporee, et naturali, per il qual principio per virtù propria, cioè per natura, e non per accidente, muova o sia <7r> mossa quella cosa in cui si trova; come per essempio la grandezza è natura della terra, perché ella prima e per virtù propria, e non per accidente, è quel principio per cui si muove la terra verso il suo luoco, et vi si posa poi ch'ella vi è arrivata. Cose naturali si domandano tutti i corpi che sono composti di nature, cioè di materia et di forma, come i cieli, gli elementi, e tutti gli altri corpi animati o senz'anima, che nel mondo si trovano.
<7r> Delli principii universali delle cose naturali. <inc> Di tutte queste cose naturali doppo Dio padre onnipotente, solo, vero, et unico principio di tutte le cose, creatore, rettore e conservatore di essa Natura, e dell'universo; sono secondo le opinioni de' filosofi, vari gli principii e le nature; ma noi seguitando i più approvati, diremo che
siano tre, Materia, forma e privatione.
<chapters> Delli principii universali delle cose naturali; Della materia prima; Della materia seconda; Della forma; Della privatione; Delle cause; Del caso et della fortuna; Del movimento et del riposo; Del finito e dell'infinito; Del luogo; Del tempo e dell'eternità; Dell'eternità; Dell'evo; Della eviternità; Del cielo e del mondo; Delli elementi; Delle generatione et corrottione; De i meteori; De i fossili; Delle piante; Delli animali; Dell'huomo; Dell'anima; Dell'anima vegetativa; Dell'anima sensitiva; Dell'anima ragionevole;
<42r> <expl> Ma perché non so imaginarmi quanto, a chi leggerà, habbiano da esser cari o dilettevoli questi discorsi, farò qui fine al mio ragionare: et differirò a scrivere più diffusamente di queste cose in altro tempo.
<chapters> Delli principii universali delle cose naturali; Della materia prima; Della materia seconda; Della forma; Della privatione; Delle cause; Del caso et della fortuna; Del movimento et del riposo; Del finito e dell'infinito; Del luogo; Del tempo e dell'eternità; Dell'eternità; Dell'evo; Della eviternità; Del cielo e del mondo; Delli elementi; Delle generatione et corrottione; De i meteori; De i fossili; Delle piante; Delli animali; Dell'huomo; Dell'anima; Dell'anima vegetativa; Dell'anima sensitiva; Dell'anima ragionevole;
<42r> <expl> Ma perché non so imaginarmi quanto, a chi leggerà, habbiano da esser cari o dilettevoli questi discorsi, farò qui fine al mio ragionare: et differirò a scrivere più diffusamente di queste cose in altro tempo.
Paratextual elements
1. epistle to Giasone Vizzani (Bologna, June 6th 1591), ff. 2r-4r.
Record last updated
08/03/2013
Record last updated by
Eugenio Refini
Collection
Citation
Eugenio Refini, ‘Compendio della filosofia naturale’, in Vernacular Aristotelianism in Renaissance Italy Database (VARIDB)
<https://vari.warwick.ac.uk/items/show/4432> [accessed 21 December 2024]
<https://vari.warwick.ac.uk/items/show/4432> [accessed 21 December 2024]