L'iride opera fisicomatematica
Title
L'iride opera fisicomatematica
Description
4°. [*]3, a-d4, [*]2, A-M4, N6. Roman, Latin text italics. mm. 140×205.
Creator
Publisher
Date
1678
Contributor
Type
Prose
Identifier
Spatial Coverage
Audience
Edition ID
168
Copy seen
London, BL, 538.e.27.(10.)
Title page
L'IRIDE / OPERA / FISICOMATEMATICA / DI GIVSEPPE ANTONIO BARBARI / DA SAVIGNANO / Nella quale si espone la natura dell'Arco / Celeste, e si commenta il testo / oscurissimo d'Aristotele / De Figura Iridis nel Terzo delle Meteore. / [typographic line] / All'Eminentiss. e Reuerendiss. Sig. Cardinale / CARLO CERRI / VESCOVO DI FERRARA. / [decoration] / BOLOGNA, Per li Manolessi. M. DC. LXXVIII. / [typographic line] / Con licenza de Superiori.
Paratextual elements
1. epistle to the bishop of Ferrara, Carlo Cerri (Savignano, November 4th 1678), ff. [*2]r-[*3]r;
2. table of errors;
3. publisher's note to the readers.
2. table of errors;
3. publisher's note to the readers.
Notes
The BL copy has two blank pages between the first and the second part of the volume filled with manuscript notes and geometrical drawings, probably related to the first section of the work.
Internal description
<[*2]r-[*3]r> <inc> Eminentissimo principe, quell'ambizioso contento che io avrei in prendermi l'onore di dedicare all'E.V. questa primizia de miei studi, mi vien purtroppo amareggiato dalla conscienza delle imperfezioni che in essa si scorgono. <expl> Supplicandone adunque umilmente l'E.V. con ogni più profondo ossequio le bacio inchinato il lembo della Sacra Porpora.
<pp. i-xxxi> Discorso dell'iride e prima del miglior modo di filosofare. <inc> La quistione bellissima della natura dell'Iride è stata in molto buona forma da Aristotele trattata nel terzo delle Meteore; ma non hanno già li Peripatetici susseguenti inteso quale si fosse in quel luogo il sentimento del filosofo, e quale la forza del metodo da lui usato. <expl> Chi non fosse a pieno sodisfatto di questa dottrina, e vi trovasse cosa da opporre, veda di questa materia Renato des Chartes et il Gassendi nelle Meteore, et il P. Grimaldi Gesuita nella sua Fisico-Matesi De Lumine coloribus, et iride.
<p. n.n.> Errori più importanti, e loro Correzione / nel Comento.
<p. n.n.> Lo stampatore al lettore. <inc> Sono scorsi molti errori in quest'operetta che te la renderanno forsi alquanto confusa e meno aggradevole.
<pp. 1-108> IL COMENTO / Sopra il Testo d'Aristotele / De Figura Iridis. <inc> Quod autem neque circulum etc. Doppo aver Aristotele ne' capi precedenti rintracciata l'essenza e la natura dell'Arco celeste, e mostrato che questo si produce qualora da una nuvola acquea, come da uno specchio, viene a gli occhi nostri riflessa, e ribattuta l'imagine del disco solare, indi poi avendo addotte le ragioni, perché tali colori e non altri in tal numero et in tal porzione [corr. ms. positione] fra loro situati <expl> Anzi una tale oscurità riconobbe nel Filosofo Averoè medesimo, e lo disse apertamente sopra questo trattato nell'encomio d'Aristotele, che comincia: Gloria sit etc. In particolare ove confessa, che molte cose non ha in-
<pp. i-xxxi> Discorso dell'iride e prima del miglior modo di filosofare. <inc> La quistione bellissima della natura dell'Iride è stata in molto buona forma da Aristotele trattata nel terzo delle Meteore; ma non hanno già li Peripatetici susseguenti inteso quale si fosse in quel luogo il sentimento del filosofo, e quale la forza del metodo da lui usato. <expl> Chi non fosse a pieno sodisfatto di questa dottrina, e vi trovasse cosa da opporre, veda di questa materia Renato des Chartes et il Gassendi nelle Meteore, et il P. Grimaldi Gesuita nella sua Fisico-Matesi De Lumine coloribus, et iride.
<p. n.n.> Errori più importanti, e loro Correzione / nel Comento.
<p. n.n.> Lo stampatore al lettore. <inc> Sono scorsi molti errori in quest'operetta che te la renderanno forsi alquanto confusa e meno aggradevole.
<pp. 1-108> IL COMENTO / Sopra il Testo d'Aristotele / De Figura Iridis. <inc> Quod autem neque circulum etc. Doppo aver Aristotele ne' capi precedenti rintracciata l'essenza e la natura dell'Arco celeste, e mostrato che questo si produce qualora da una nuvola acquea, come da uno specchio, viene a gli occhi nostri riflessa, e ribattuta l'imagine del disco solare, indi poi avendo addotte le ragioni, perché tali colori e non altri in tal numero et in tal porzione [corr. ms. positione] fra loro situati <expl> Anzi una tale oscurità riconobbe nel Filosofo Averoè medesimo, e lo disse apertamente sopra questo trattato nell'encomio d'Aristotele, che comincia: Gloria sit etc. In particolare ove confessa, che molte cose non ha in-
teso: Verum est quod in verbis eius sunt multae res, quas Avempace non intellexit, neque nos nondum est [corr. ms. et] maxime in rebus, in quibus non pervenerunt ad nos dicta expositorum etc. E questo basti per la totale esposizione et interpretazione del testo propostoci.
Branch of philosophy
Record last updated
08/03/2013
Record last updated by
Eugenio Refini
Collection
Citation
Eugenio Refini, ‘L'iride opera fisicomatematica’, in Vernacular Aristotelianism in Renaissance Italy Database (VARIDB)
<https://vari.warwick.ac.uk/items/show/4615> [accessed 22 December 2024]
<https://vari.warwick.ac.uk/items/show/4615> [accessed 22 December 2024]