De immortalitate anime

Manuscript copy
Date: 1464

Work ref: 1
Manuscript ID: 15
Type: Prose

Visual elements


Related to Aristotle's

On the Soul

Branch of Philosophy

Natural Philosophy
—Psychology

Foliation

ff. 1r-52v

Seen

Yes



Physical Description

Parchment; miscellaneous; ff. [I], 4 [2-4 blank], 1-81, [5 blank]; mm. 145_220; written by the same hand. In this ms. the dialogue De immortalitate anime is followed by Lazzaro Gallineta's translation of the treatise On Virtues and Vices (as it happens in ms. Venice, Museo Correr, Correr 315).

Internal Description

<1r> Qui comincia il prologo sopra il tratato de lanima composto da frate Iacomo Campora de Zenoa de lordine di frati predicatori essendo a Sonfort a richiesta de misier bernardo Iustiniano de mis. Nicolo. <inc> Al venerabele et discreto suo magiore Bernardo Iustiniano citadino de la felice cita de venesia frate Iacopo di campora di Zenoa di lordine di frati predicatori in Sacra teologia licentiato in la universitade onsonfort con ricomandatione. Pensando in me molte volte la grande humanita la quale longo tempo passato mai mostrata effectualmente pensai ancora io se possibile era a me in qualche modo far cosa la quale non fosse non come satisfatoria de tanti beneficii ricevuti ma solamente dimostratoria di qualche grado di gratitudine. <1v> <expl> per la qual cosa priego la tua benignità che prenda in grato questo mio sudore: e sia a te acepto: e se in quello vedesti cosa alcuna: la quale non fosse cussi ordenatamente dicta come si richiede priego habi excusata la mia ignorantia: e <2r> la tua discretione suplisca al mio difecto. Finisse il prologo: e comincia il tractato.

<2r> <text> Capitulo primo: che modo e da tenire ne la presente opera. <inc> Bernardo. Molte volte ho udito che grandi filosofi con grandissimo studio: et subtilissima inquisitione hano investigato mirabile conclusione cerca lanima humana: de la qual la piu excellente che io habia udito e de la sua immortalita e ben che per inviolabile fede nui crediamo lanima esser immortale: niente di meno vorei che me dicesti le rasone filosofiche questo persuadente. <52v> <expl> E se qualche mancamento sera come color che muoreno avanti che siano venuti a la debita quantita sua: o de color: che sono monstruosi: quello difeto suplira la divina possanza: e questo parme che basti per le dificulta mosse: et a compimento di questo picol tractato per la cui fine in Sempiternum sia laudato laltissimo idio. Amen.

Bibliography

Iter III, 310b; Mazzatinti: I, 165; Kaeppeli 1970: II, 310, n°2062.

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Original Record Author
Eugenio Refini
Record Last Updated On
08/03/2013
Record Last Updated By
Eugenio Refini

Citation
Eugenio Refini, ‘De immortalitate anime’, in Vernacular Aristotelianism in Renaissance Italy Database (VARIDB)
  <https://vari.warwick.ac.uk/items/show/4251> [accessed 26 April 2024]