Rettorica e Poetica d'Aristotile tradotte e spiegate

Title

Rettorica e Poetica d'Aristotile tradotte e spiegate

Description

Paper; misc., comp.; ff. [7], 235, [1], [2]; mm. 350_235.

Date

1617

Contributor

Type

Prose

Identifier

Is Referenced By

IMBI 8: 17.

Manuscript ID

64

Foliation

ff. 1r-235v

Seen

Yes

Branch of philosophy

Internal description

<1r> Della Rettorica d'Aristotele libro primo. <inc> La Rettorica ha convenienza con la dialettica trattando l'una e l'altra di quelle cose le quali communemente da tutti in un certo modo si conoscono, né si riferiscono ad alcuna determinata scienzia. Di qui è che tutti gli huomini in qualche modo dell'una o dell'altra partecipano, conciosiache tutti infino a un certo termine sappino arguire e rispondere, e difendere e accusare. <46v> <expl> Noi dunque (disse colui) domanderemo che voi giudici stiate a le cose che con il giuramento havete sententiato, et noi ci staremo? [.] anchora le altre cose simili che appartengono all'amplificatione. Et questo basti haver detto quanto alla fede senza artificio. Fine del primo libro.

<47r> Sommario del primo libro della Rettorica d'Aristotele. <inc> La Rettorica è distinta da Aristotile in tre libri. Nel primo narra le cose communi a i tre generi dell'oratione, i quali distinguendosi in deliberativo, dimostrativo e giudiziale, dichiara le propositioni et il fine di ciascheduno. <50v> <expl> intorno a quai modi allega Aristotile i precetti di trattare de giuramenti. E così pon fine alle fedi [.] et al primo libro della Rettorica.

<51r> Sommario delle cose più notabili del 2° libro della Rettorica d'Aristotile. <inc> Seguendo di ridurre in breve le cose principali del 2° libro della Rettorica d'Aristotile diremo avanti come in questo libro Aristotile tratta de gli affetti dello animo, de costumi. <55v> <expl> Termina poi questo libro annoverando le cose egli ha trattato nell'ultima parte et proponendo la materia del 3° libro che resta a perfettionare questa arte, cioè la locutione et dispositione.

<57r> Sommario del terzo libro della Rettorica. <inc> Nel terzo libro della Rettorica si contengono come dicemmo da principio due cose principali che sono gli ornamenti della oratione con le parti di essa. <59v> <expl> Comprende dunque l'epilogo la benevolenza dell'uditore, la amplificatione, la commotione degli animi et l'essamenatione delle cose dette.

<61r> Lettione prima. Proemio nella Rettorica d'Aristotele <inc> Se dalle operationi si conosce la nobiltà della cosa niuna è più propria a manifestare l'eccellenza dell'animo nostro che quell'istessa la quale da gl'animali irragionevoli ci fa differenti. E' l'huomo mercé della divina bontà di molti doni dotato; onde secondo il Filosofo mediante la parte intellettiva vive sempre desideroso di conoscere la verità. <62v> <expl> et Quintiliano seguitando Cicerone afferma che quest'opera è come un germoglio della civile filosofia. Et questo basti haver detto circa i preloquii della Rettorica. <55 chapters follow below the scheme text + exposition> <172v> <expl> Qui fa fine Aristotile al trattato delle fedi senz'artificio et al primo libro della sua Rettorica; intorno all'espositione della quale mi sono affaticato, per dar maggior luce et agevolezza a voi più giovani accademici nell'apprender da questo famoso filosofo i precetti dell'arte poetica. Il fine della dichiaratione del primo libro della Rettorica.

<173> Proloquii nella Rettorica d'Aristotele. Proemio. <inc> E' lodevol cosa di tutti i buoni espositori et massime di quelli d'Aristotele proporr'alcuni capitoli dal principio di qualunque trattato che eglin si metton ad esporre, i quali da lor son detti prolegomeni, o ver proloquii, molt'utili reputati non senza legittima cagione, per chiarezza et intelligenza delle cose che si devon trattare, et molti son questi de quali si fa maggior o minor copia secondo la qualità de trattati. <173v> <expl> Onde si vede che questa, per non dir come tropp'alta et forse troppo oscura ma al men come lontana dalla prattica, è stata involta 'n un tenebroso silenzio. Pregoti dunque benigno lettore, poich'io solco mar non troppo cognito, che tu aiuti questo mio corso con l'aura benigna della tua attentione.

<174r-208r> Proloquii <same text as ms. II.I.20 cc. 1r-65r>

<211r> Discorsi poetici. Qual sia il primo fine del poema. <same text as ms. II.I.20, cc. 65v-107v, here complete after chapter 13>
<231v-232v> Quel che nel poeta possa più l'arte o la natura. Cap. XIII.
<232v-234r> Delle parti del poema. Cap. XIV.
<234r-235r> Della poetica come metodo. Cap. XV
<235r-v> Delle parti della poesia come metodo. Cap. XVI. <inc> Ne metodi ben ordinati il principio e comincia dalle cose che per ordine di natura procedono et questo ordine è di più maniere perché o egli è di perfettione, o di origine. <expl> resta solo per dar fine a questo trattato che noi aggiunghiamo le considerazioni della musica delle quali col tempo piaccendo a dio da cui ogni mia attione riconosco, un'altra volta ne scriveremo.

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08/03/2013

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Eugenio Refini

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Citation

Eugenio Refini, ‘Rettorica e Poetica d'Aristotile tradotte e spiegate’, in Vernacular Aristotelianism in Renaissance Italy Database (VARIDB)
  <https://vari.warwick.ac.uk/items/show/4300> [accessed 21 November 2024]