Posteriora di Aristotele commentata
Title
Posteriora di Aristotele commentata
Description
Paper; ff. [13], 213, [30]; mm. 350_240. Text copied by two different hands (the second one as of f. 132). Beautiful copy.
Creator
Contributor
Type
Prose
Identifier
Shelfmark
Manuscript ID
129
Foliation
ff. 1r-213v
Seen
Yes
Branch of philosophy
Internal description
<1r-4r> <preamble> <inc> Essendo cosa certissima che non solo nelle scienze è necessario il discorso, ma che esse non sono altro che un discorso da alcuni principii et fondamenti circa qualche materia, era necessario, dovendosi trattare della naturale, che prima si dessi qualche lume et regola circa alle cose del discorso <expl> cercando insieme di far capace il lettore con più facilità et con più chiarezza che per noi si potrà della presente dottrina et di aprirle la mente di maniera che egli per sé non solo possa leggendo imparare con manco difficultà, ma ancora acciò che egli stesso si facci quanto più si può padrone della materia, et possa come tale proceder anche facendone da per sé qualche giuditio.
<4r> <text> <inc> Ogni dottrina et ogni disciplina discorsiva si fa mediante qualche precedente cognitione. Il che si vede manifestamente in tutte chi ben le considera, perché in questo modo s'acquistano di mano in mano, et imprimono in noi le mathematiche scienze, et anche ogn'arte liberale. Il medesimo finalmente si vede circa a tutti quelli ragionamenti parlari che procedono o per silogismi o per induttione, nel numero de' quali è necessario che sia ogni dottrina o disciplina, perché nell'uno et nell'altro modo si conclude et insegna mediante altre cognitioni precedenti.
<4r> <commentary> <inc> Fannosi molte questioni nel principio di questo libro sopra a più cose, ma principalmente circa al subietto come cosa circa alla quale e comentatori universalmente più insudono che circa alcun'altra, et forse con più vana fatica perché intendendosi bene di mano in mano et la mente, et le parole dell'Authore, non è dubio che assai facilmente ciascuno saprà poi da se stesso cognoscere qual sia il subbietto dell'opera.
<212r> <text> <expl> E' adunque cosa manifesta che gl'è impossibile mediante il senso conoscere alcuna cosa demostrabile et universale se già non sarà chi voglia intendere questa voce scire che significhi sapere dimostrativamente et darli un significato nuovo et totalmente a modo suo benché quanto alla cosa sarà anco il medesimo che habbiamo detto.
<213v> <commentary> <expl> come interverrebbe che chi vedessi una volta o due il sole illuminare mediante il vetro perché egli passasse pe' sua pori arguirebbe che così fussi anche di tutti gli altri vetri, et di tutte le illuminationi simili, et allhora veramente si potrebbe dire che sapessi perché harebbe la cognitione universale, la quale non può dare il senso immediatamente ma sì bene è necessario principio a tale cognitione et gli sumministra et dà il fondamento come altre volte s'è detto.
<4r> <text> <inc> Ogni dottrina et ogni disciplina discorsiva si fa mediante qualche precedente cognitione. Il che si vede manifestamente in tutte chi ben le considera, perché in questo modo s'acquistano di mano in mano, et imprimono in noi le mathematiche scienze, et anche ogn'arte liberale. Il medesimo finalmente si vede circa a tutti quelli ragionamenti parlari che procedono o per silogismi o per induttione, nel numero de' quali è necessario che sia ogni dottrina o disciplina, perché nell'uno et nell'altro modo si conclude et insegna mediante altre cognitioni precedenti.
<4r> <commentary> <inc> Fannosi molte questioni nel principio di questo libro sopra a più cose, ma principalmente circa al subietto come cosa circa alla quale e comentatori universalmente più insudono che circa alcun'altra, et forse con più vana fatica perché intendendosi bene di mano in mano et la mente, et le parole dell'Authore, non è dubio che assai facilmente ciascuno saprà poi da se stesso cognoscere qual sia il subbietto dell'opera.
<212r> <text> <expl> E' adunque cosa manifesta che gl'è impossibile mediante il senso conoscere alcuna cosa demostrabile et universale se già non sarà chi voglia intendere questa voce scire che significhi sapere dimostrativamente et darli un significato nuovo et totalmente a modo suo benché quanto alla cosa sarà anco il medesimo che habbiamo detto.
<213v> <commentary> <expl> come interverrebbe che chi vedessi una volta o due il sole illuminare mediante il vetro perché egli passasse pe' sua pori arguirebbe che così fussi anche di tutti gli altri vetri, et di tutte le illuminationi simili, et allhora veramente si potrebbe dire che sapessi perché harebbe la cognitione universale, la quale non può dare il senso immediatamente ma sì bene è necessario principio a tale cognitione et gli sumministra et dà il fondamento come altre volte s'è detto.
Record last updated
08/03/2013
Record last updated by
Eugenio Refini
Collection
Citation
Eugenio Refini, ‘Posteriora di Aristotele commentata’, in Vernacular Aristotelianism in Renaissance Italy Database (VARIDB)
<https://vari.warwick.ac.uk/items/show/4365> [accessed 22 December 2024]
<https://vari.warwick.ac.uk/items/show/4365> [accessed 22 December 2024]