Il trattato sopra i libri dell'anima d'Aristotile

Title

Il trattato sopra i libri dell'anima d'Aristotile

Description

4°. *-**4, ***2, A-Z4, AA-EE4. ff. 122: [10], p. 201, [11]. Type: text in roman; titles in italics. 220x153 mm.

Creator

Publisher

Date

1583

Contributor

Type

Prose

Identifier

Date Submitted

23/09/2012

Spatial Coverage

Edition ID

84

Copy seen

London, BL, 31.h.11

Title page

IL / TRATTATO / SOPRA I LIBRI / DELL'ANIMA / D'ARISTOTILE / DI BERNARDO SEGNI / Gentilhuomo, et Accademico / Fiorentino. / CON PRIVILEGIO. / [mark: dedicatee's coat of arms] / IN FIORENZA MDLXXXIII. / Appresso Giorgio Marescotti. / Ad instanza di Giouanni di Michele da Passignano Libraio in Fiorenza.

Colophon

[no colophon]

Paratextual elements

1. epistle by Giovan Battista Segni to cardinal Ferdinando Medici (January 24th 1582), ff. *2r-[*4]r.
2. index of chapters, ff. **r-***3v.
3. aplhabetical index of subjects, ff. CC2r-[EE4]v.

Internal description

<*2r> ALL'ILLVSTRISSIMO / E REVERENDISS. MONS. / IL S. DON FERDINANDO / Medici Cardinale / Di Santa Chiesa / Mio Signore, e Padrone Colendissimo. <inc> Essendomi risoluto di dare alla stampa il trattato sopra i libri dell'anima d'Aristotile che Bernardo Segni padre mio di grata memoria con molto studio allhora compose in questa nostra fioritissima lingua Toscana, per non lo tenere più lungamente sepolto, com'è stato già ventiquattro anni dopo la morte sua; ho pensato che in un tempo medesimo farò gran giovamento et arrecherò non piccola dilettazione a chi legge. <[*4]r> <expl> E Voi Monsignor mio da me accetterete benignamente quella volontà, ch'io le possa mostrare maggiormente buona; riguardando non al poco valore, di chi la dona: ma alla larghissima grazia vostra con cui gradir solete qualunche, ancor che minima, cosa, che con lieto animo e con buon volere vi sia presentata. Vi bacio l'illustrissime e reverendissime mani e vi prego da N.S. Dio ogni felicità e grandezza. Di Fiorenza il dì 24 di Gennaio m.d.lxxxii. Di V.S. Illustriss. e Reverendiss. Humiliss. Servidore Giovanbatista Segni.

<**r-***2v> LA TAVOLA DELLE MATERIE / CHE SI TRATTANO / in qvesta opera.

<p. 1> DEL TRATTATO SOPRA / I LIBRI DELL'ANIMA / D'ARISTOTILE / DI BERNARDO SEGNI / Gentilhuomo, et Accademico / Fiorentino. / Libro Primo. / Infra quali cose si ponga la scienza e la cognizione; e dell'utilità di questa dottrina. Cap. primo. <inc> Ogni scienza et ogni cognizione senza dubbio debbon esser messe et ascritte infra le cose belle et honorate. Ma bene in ciò si dee far qualche distinzione et avvertire che una più che un'altra debba essere havuta in pregio et honore, o per haver quella in sé più certezza, o per trattar questa di cose più eccellenti. <p. 36> <expl> Platone solo et Anassagora l'hanno fatta di principii immateriali, e però immortale; perché Anassagora afferma l'intelletto esser cosa divina et immista; e Platone volendo che ella fosse composta dell'Uno e del Due, del Medesimo e del Diverso, ce la dimostra per cosa che sia nel mezo delle nature divine e delle nature brutali; onde da una parte essere separabile, e simile alle cose divine; e dall'altra essere attaccata col Corpo e con lui morire.

<p. 37> DEL TRATTATO SOPRA / I LIBRI DELL'ANIMA / D'ARISTOTILE / DI BERNARDO SEGNI / Gentilhuomo, et Accademico / Fiorentino. / Libro Secondo. / Proposizione delle materie del Secondo Libro. Cap. primo. <inc> Nel primo libro s'è discorso particolarmente dell'oppenioni che ciascun degli Antichi ha havuto dell'anima; hora di nuovo come da un altro principio ritornando, mi sforzerò di dire che cosa sia anima, e di darle quella diffinizione che sia comunissima a tutta: cioè che comprenda et abbracci tutte le sue potenze. <p. 116> <expl> E questa ragione medesima, che io ho detto delle qualità tangibili, maggiormente si può adattare alla luce del corpo celeste; la quale per essere attiva sopra tutte l'altre qualità altera con la sua virtù tutti i corpi inferiori.

<p. 117> DEL TRATTATO SOPRA / I LIBRI DELL'ANIMA / D'ARISTOTILE / DI BERNARDO SEGNI / Gentilhuomo, et Accademico / Fiorentino. / Libro Terzo. / Ch'e' non si danno più che cinque sensi. Cap. I. <inc> Nel libro precedente s'è discorso della potenza sensitiva, la quale in cinque maniere è stata distribuita; cioè vedere, udire, odorare, gustare e toccare: hora è da considerare se tal distribuzione è suffiziente. E par di sì, per le ragioni che di sotto si diranno. <p. 201> <expl> Senza che ancora apparisce falsa l'oppenione d'alcuni teologi che vogliono gli angeli et i demoni haver corpi uniti loro per natura, che siano d'elementi o inferiori, o superiori. E quanto a questa materia bastine haver detto insin qui; conchiudendo e tenendo sempre ferma la immortalità dell'anima humana. FINE DEL TERZO, ET VLTIMO / LIBRO.

<CC2r> LA TAVOLA DELLE COSE / PIV NOTABILI DELL'OPERA.

Branch of philosophy

Record last updated

08/03/2013

Record last updated by

Eugenio Refini

Collection

Citation

Eugenio Refini, ‘Il trattato sopra i libri dell'anima d'Aristotile’, in Vernacular Aristotelianism in Renaissance Italy Database (VARIDB)
  <https://vari.warwick.ac.uk/items/show/4532> [accessed 22 December 2024]