Rodolfo Agricola Frisio della invention dialettica
Title
Rodolfo Agricola Frisio della invention dialettica
Description
4°. *6, A-S8, T4. ff. [6], pp. 290, f. [1]. Italics. mm. 150x210.
Creator
Publisher
Date
1567
Contributor
Type
Prose
Identifier
Alternative Title
Spatial Coverage
Audience
Edition ID
180
Genre
Copy seen
London, BL, 31.h.19
Title page
RODOLFO / AGRICOLA / FRISIO. / della invention dialettica; / tradotto da oratio toscanella / della famiglia di maestro / lvca fiorentino; / Et tirato in tauole dal medesimo di capo in capo; con alcune annotationi / utilissime, & affronti importantissimi. / con dve tavole; l'vna de' capitoli, / & l'altra delle cose più notabili. / con privilegio. / [typographer's mark] / IN VENETIA, Appresso Giouanni Bariletto. / M D LXVII.
Colophon
<[T4]r> IN VENETIA, Appresso Giouanni Bariletto. / M D LXVII.
Paratextual elements
1. epistle to Ettore Podocataro, f. *iiir;
2. preface to the readers (Venice, May 15th 1567), f. *iiiv;
3. index of chapters, ff. *iiir-[*iv]r;
4. alphabetical index of subjects, ff. [*iv]v-[*vi]v;
5. life of Rodolphus Agricola, p. 1;
6. peroration, p. 290.
2. preface to the readers (Venice, May 15th 1567), f. *iiiv;
3. index of chapters, ff. *iiir-[*iv]r;
4. alphabetical index of subjects, ff. [*iv]v-[*vi]v;
5. life of Rodolphus Agricola, p. 1;
6. peroration, p. 290.
Internal description
<*iiir> AL MAGNANIMO / SIGNORE / IL SIGNOR ETTORE / PODOCATARO, / QVESTA TRADOTTIONE DI RODOLFO / AGRICOLA, AVTOR DI DOTTRINA / SOPRA OGNI CREDENZA GRAN- / DE, ET MARAVIGLIOSA, / ORATIO TOSCANELLA CORDIALMENTE ET / RIVERENTEMENTE CONSACRA.
<*iiiv> AI LETTORI <text> Io stimo, lettori humanissimi, non solo essere ingiusta cosa, ma biasimevole ancora l'usurparsi le fatiche altrui; però voglio farvi noto che, la tradottione di tutto il testo di Rodolfo Agricola è mia; et così le tavole, o alberi che gli vogliamo chiamare del secondo et del terzo libro sono miei: ma gli alberi del primo libro sono dell'eccellente M. Celio Magno, persona tanto valorosa nello scrivere et nell'orare, quanto sanno tutti i dotti di questa inclita città, et forse di tutta Italia. Nel resto non voglio dirvi altro, se non pregarvi ad essere contenti di leggere questa opera, et di leggerla studiosamente; perché son sicuro che vi piacerà questo autore; et oltre che ne riceverete utile grandissimo, gusterete anco una consolatione incredibile, et direte del sicuro che la dottrina sua merita d'essere scritta in lettere d'oro. Non vi lasciate distorre da questa lettura da coloro che dicono che si dee ricorrere a i fonti; perché havendo essi per quelle lunghe strade caminato, vorrebbono anco gli altri per esse condurre. Habbiamo bisogno d'autori che ci insegnino, et non d'autori che per mostrar la loro scienza (profondissima in vero) ci intrichino in modo il cervello, che spessissime volte ci faccia mestiero d'andare all'Oracolo d'Apolline per svilupparcene. Che importa a noi che si trovino autori più dotti di Rodolfo et che ci insegnino meno? Che importa che andiamo a i fonti, se n'usciamo poi fuori tutti infangati? Voglia Dio, voglia Dio, che un giorno sia scoperta et conosciuta questa opera felice, questa gemma preciosa, questo sepolto tesoro; perché li studiosi se n'arricchiranno di maniera et in così breve tempo che non haveranno bisogno di andar qua et là mendicando, come fanno, con tanta fatica, et con tante repulse. Io vi essorto a ciò fare per utilità vostra, et per onor vostro in conscienza mia, et con sincerità d'animo purissima, voi accettate le mie essortationi, et secondo il successo amatemi. Di Vinegia a i XV di Maggio MDLXVII. Vostro affettionatissimo Oratio Toscanella.
<*iiir-[*iv]r> TAVOLA DE I CAPI / CHE SONO NELLA DIALETTICA / DI RODOLFO AGRICOLA.
<[*iv]v-[*vi]v> TAVOLA DELLE COSE / PIV NOTABILI, CHE NELL'OPERA / SI CONTENGONO.
<p. 1> VITA DI RODOLFO / AGRICOLA. <inc> Rodolfo Agricola Groningese, per natione Frisio, huomo dottissimo nelle lettere secolari, et non senza gusto nelle scritture divine, filosofo, retore et poeta famosissimo più di tutti gli altri nel suo tempo <expl> Fu sepolto in Heidelberga, nella Chiesa de' Frati Minori.
<p. 1-104> LIBRO PRIMO DELLA / INVENTIONE DIALETTICA DI / RODOLFO AGRICOLA. / PROEMIO. <inc> Qualunque parlamento s'ordina per spiegare ogni maniera di cosa; et ciascun ragionamento medesimamente col qual proferiamo i concetti della mente nostra et i nostri pensieri et trovati, si vede operar questo et haver questo primo et particolare ufficio d'insegnare qualche cosa a colui che ode. <expl> Pur che veniamo alla invention de gli argomenti, non importa (quando non sappiamo farlo per la propria via) se andiamo per un'altra indiretta a ritrovarli.
<p. 105-223> LIBRO SECONDO DELLA / INVENTIONE DIALETTICA DI / RODOLFO AGRICOLA / FRISIO. / Argomento di tutto questo secondo libro. <inc> Quattro sono le cose in somma che Rodolfo insegna in tutto questo libro. Principalmente ciò che sia Dialettica, et che fine sia il suo. Da poi che la sua materia è la quistione: ciò che ella sia et di quante sorti; come si possa ritrovare in ciascuna materia et tirare in più quistioni. <expl> quella purità dell'oratore, che insegna et l'impeto di chi turba con affetti, sì come non sono per inventione punto differenti, così separati sono quasi da estremi confini della elocutione. Questo capo non ha bisogno d'esser tirato in tavola; perché senza le dichiarationi, come stanno nel testo, sarebbe oscurissimo.
<p. 224-289> LIBRO TERZO DELLA / INVENTIONE DIALETTICA DI / RODOLFO AGRICOLA / FRISIO. / De gli affetti. Cap. I. Argomento. Ciò che sia affetto, onde nasca et con che cose principalmente ci muova; come si dividano gli affetti, et in virtù di quali gli oratori s'habbiano grandissima laude meritato. <inc> Perché siamo giunti a luoco che del ragionar de gli affetti ci fa avvertiti, et perché nel primo trattato delle cose ho promesso parlar di loro, a poche parole dirò quale sia la natura di loro. <expl> et non solo commandar, che risulti a suo voto la possibilità di questa cosa, havendo egli sforzo più spedito, ma di fornirla per quanto la sua forza del corpo, è più efficace di quella de i membri.
<p. 290> Peroratione. <inc> Queste quasi sono le cose ch'io mi penso potere esser dette di quella parte di Dialettica, la quale chiamando d'inventione. <expl> così spererò senza arroganza che mi habbia da bastar per impetrar perdono.
<*iiiv> AI LETTORI <text> Io stimo, lettori humanissimi, non solo essere ingiusta cosa, ma biasimevole ancora l'usurparsi le fatiche altrui; però voglio farvi noto che, la tradottione di tutto il testo di Rodolfo Agricola è mia; et così le tavole, o alberi che gli vogliamo chiamare del secondo et del terzo libro sono miei: ma gli alberi del primo libro sono dell'eccellente M. Celio Magno, persona tanto valorosa nello scrivere et nell'orare, quanto sanno tutti i dotti di questa inclita città, et forse di tutta Italia. Nel resto non voglio dirvi altro, se non pregarvi ad essere contenti di leggere questa opera, et di leggerla studiosamente; perché son sicuro che vi piacerà questo autore; et oltre che ne riceverete utile grandissimo, gusterete anco una consolatione incredibile, et direte del sicuro che la dottrina sua merita d'essere scritta in lettere d'oro. Non vi lasciate distorre da questa lettura da coloro che dicono che si dee ricorrere a i fonti; perché havendo essi per quelle lunghe strade caminato, vorrebbono anco gli altri per esse condurre. Habbiamo bisogno d'autori che ci insegnino, et non d'autori che per mostrar la loro scienza (profondissima in vero) ci intrichino in modo il cervello, che spessissime volte ci faccia mestiero d'andare all'Oracolo d'Apolline per svilupparcene. Che importa a noi che si trovino autori più dotti di Rodolfo et che ci insegnino meno? Che importa che andiamo a i fonti, se n'usciamo poi fuori tutti infangati? Voglia Dio, voglia Dio, che un giorno sia scoperta et conosciuta questa opera felice, questa gemma preciosa, questo sepolto tesoro; perché li studiosi se n'arricchiranno di maniera et in così breve tempo che non haveranno bisogno di andar qua et là mendicando, come fanno, con tanta fatica, et con tante repulse. Io vi essorto a ciò fare per utilità vostra, et per onor vostro in conscienza mia, et con sincerità d'animo purissima, voi accettate le mie essortationi, et secondo il successo amatemi. Di Vinegia a i XV di Maggio MDLXVII. Vostro affettionatissimo Oratio Toscanella.
<*iiir-[*iv]r> TAVOLA DE I CAPI / CHE SONO NELLA DIALETTICA / DI RODOLFO AGRICOLA.
<[*iv]v-[*vi]v> TAVOLA DELLE COSE / PIV NOTABILI, CHE NELL'OPERA / SI CONTENGONO.
<p. 1> VITA DI RODOLFO / AGRICOLA. <inc> Rodolfo Agricola Groningese, per natione Frisio, huomo dottissimo nelle lettere secolari, et non senza gusto nelle scritture divine, filosofo, retore et poeta famosissimo più di tutti gli altri nel suo tempo <expl> Fu sepolto in Heidelberga, nella Chiesa de' Frati Minori.
<p. 1-104> LIBRO PRIMO DELLA / INVENTIONE DIALETTICA DI / RODOLFO AGRICOLA. / PROEMIO. <inc> Qualunque parlamento s'ordina per spiegare ogni maniera di cosa; et ciascun ragionamento medesimamente col qual proferiamo i concetti della mente nostra et i nostri pensieri et trovati, si vede operar questo et haver questo primo et particolare ufficio d'insegnare qualche cosa a colui che ode. <expl> Pur che veniamo alla invention de gli argomenti, non importa (quando non sappiamo farlo per la propria via) se andiamo per un'altra indiretta a ritrovarli.
<p. 105-223> LIBRO SECONDO DELLA / INVENTIONE DIALETTICA DI / RODOLFO AGRICOLA / FRISIO. / Argomento di tutto questo secondo libro. <inc> Quattro sono le cose in somma che Rodolfo insegna in tutto questo libro. Principalmente ciò che sia Dialettica, et che fine sia il suo. Da poi che la sua materia è la quistione: ciò che ella sia et di quante sorti; come si possa ritrovare in ciascuna materia et tirare in più quistioni. <expl> quella purità dell'oratore, che insegna et l'impeto di chi turba con affetti, sì come non sono per inventione punto differenti, così separati sono quasi da estremi confini della elocutione. Questo capo non ha bisogno d'esser tirato in tavola; perché senza le dichiarationi, come stanno nel testo, sarebbe oscurissimo.
<p. 224-289> LIBRO TERZO DELLA / INVENTIONE DIALETTICA DI / RODOLFO AGRICOLA / FRISIO. / De gli affetti. Cap. I. Argomento. Ciò che sia affetto, onde nasca et con che cose principalmente ci muova; come si dividano gli affetti, et in virtù di quali gli oratori s'habbiano grandissima laude meritato. <inc> Perché siamo giunti a luoco che del ragionar de gli affetti ci fa avvertiti, et perché nel primo trattato delle cose ho promesso parlar di loro, a poche parole dirò quale sia la natura di loro. <expl> et non solo commandar, che risulti a suo voto la possibilità di questa cosa, havendo egli sforzo più spedito, ma di fornirla per quanto la sua forza del corpo, è più efficace di quella de i membri.
<p. 290> Peroratione. <inc> Queste quasi sono le cose ch'io mi penso potere esser dette di quella parte di Dialettica, la quale chiamando d'inventione. <expl> così spererò senza arroganza che mi habbia da bastar per impetrar perdono.
Branch of philosophy
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08/03/2013
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Eugenio Refini
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Citation
Eugenio Refini, ‘Rodolfo Agricola Frisio della invention dialettica’, in Vernacular Aristotelianism in Renaissance Italy Database (VARIDB)
<https://vari.warwick.ac.uk/items/show/4627> [accessed 2 November 2024]
<https://vari.warwick.ac.uk/items/show/4627> [accessed 2 November 2024]