La Poetica d'Aristotile tradotta e commentata
Title
La Poetica d'Aristotile tradotta e commentata
Description
Paper; misc., comp.; mm. 330_240; ff. 175 (1r-51r, 81r-126v: autogr. Filippo Sassetti; 62r-77v: other hand; 132r onwards: other hand). Binding in parchment.
Creator
Contributor
Type
Prose
Identifier
Is Referenced By
Morpurgo, Manoscritti Riccardiana: 538-539; Weinberg 1952: 249-251.
Shelfmark
Manuscript ID
109
Foliation
ff. 81r-126v
Seen
Yes
Branch of philosophy
Internal description
<81r-85r> <prologue> <inc> Potrebbe parere ad alcuno, volendo io tradurre nella fiorentina favella e comentare la Poetica d'Aristotele, che io pigliassi una vana et inutile fatica; sendo stata facta l'una e l'altra cosa da homini dotti et eccellenti quali sono Vincentio Maggi o Piero Vettori Lodovico Castelvetro, e degl'altri ancora; conciosia cosa che stimare si debba huomini tali havere detto sopra questo libro quello che sia possibile a dirsi; e che gl'altri che a questa impresa si metteranno o le cose medesime habbiano a replicare nelle spositioni loro che già hanno detto i nominati di sopra; o che da quelle partendosi e s'habbiano insieme a partire dalla verità. <expl> è adunque questa opera imperfetta; se un libro o due le mancano di che pare che dubitar si possa, ad altri voglio lasciar il carico di ricolvere; certa cosa è che la compositione della commedia ne manca, e la trat
tatione intera de' ditirambi; né si può anco sicuramente dire che quello che noi habbiamo sia in tutte le sue parti intero perciò che a molti segni giudicare si può che in molti luoghi manchino molte cose come io dimostrerrò a essi avvenendomi.
<85r-126v> <inc> “Della poetica, d'essa e delle spetie sue, che forza ha ciascuna et in che modo siano da comporre le favole se debbe star bene la poesia; ancora di quante parti ella è e di quali similemente ancora dell'altre cose che sono della medesima dispositione, diciamo, facendoci come la Natura prima dalle cose prime”. Questa è la propositione di tutta l'opera poiché in questi versi si propone tutto quello che mandare si può a effetto per chi di tutte le maniere di poesia ha tolto ha ragionare; sendoci proposte tutte le spetie di essa, gl'effetti adoperati da ciascuna; come comporre si debbano le favole; se dee star bene le poesia e di quante parti ella sia e quali esse siano. <expl> “Ma sì come Homero nelle cose gravi fu Poeta massimamente però che egli solo non pur bene, ma dramaticamente fece l'imitatione, così egli il primo dimostrò le figure della commedia non maledicenza, ma il ridicolo favoleggiando; però che il Margite ha proportione come l'Iliade e l'Odissea alle Tragedie così questo alle Comedie”.
<85r-126v> <inc> “Della poetica, d'essa e delle spetie sue, che forza ha ciascuna et in che modo siano da comporre le favole se debbe star bene la poesia; ancora di quante parti ella è e di quali similemente ancora dell'altre cose che sono della medesima dispositione, diciamo, facendoci come la Natura prima dalle cose prime”. Questa è la propositione di tutta l'opera poiché in questi versi si propone tutto quello che mandare si può a effetto per chi di tutte le maniere di poesia ha tolto ha ragionare; sendoci proposte tutte le spetie di essa, gl'effetti adoperati da ciascuna; come comporre si debbano le favole; se dee star bene le poesia e di quante parti ella sia e quali esse siano. <expl> “Ma sì come Homero nelle cose gravi fu Poeta massimamente però che egli solo non pur bene, ma dramaticamente fece l'imitatione, così egli il primo dimostrò le figure della commedia non maledicenza, ma il ridicolo favoleggiando; però che il Margite ha proportione come l'Iliade e l'Odissea alle Tragedie così questo alle Comedie”.
Record last updated
08/03/2013
Record last updated by
Eugenio Refini
Collection
Citation
Eugenio Refini, ‘La Poetica d'Aristotile tradotta e commentata’, in Vernacular Aristotelianism in Renaissance Italy Database (VARIDB)
<https://vari.warwick.ac.uk/items/show/4345> [accessed 21 November 2024]
<https://vari.warwick.ac.uk/items/show/4345> [accessed 21 November 2024]